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Recensioni

Recensioni (29)

Le Recensioni dei media

Copia di Concha Bonita

magnifico, ironico, unico, Gennaro Cannavacciuolo.

Corriere della Sera, M. Porro, 08.02.2007

 

 

fra gli interpreti spicca nel ruolo di Carlo, il parrucchiere gay di Concha, uno strepitoso G. Cannavacciuolo.

Il Mattino, E. Fiore, 13.12.2005

 

 

G Cannavacciuolo, misuratissimo e malinconico, isterico e patetico nel ruolo del coiffeur, in Concha, sua impagabile creatura, ha trovato spazio per i suoi sogni, corpo per i suoi fantasmi segreti...

Messaggero Veneto, M. Brandolin, 24.11.2005

 

 

Struggente e possente, Gennaro Cannavacciuolo nel ruolo di Carlo.

La Sicilia, C. Celi, 18.02.2005

 

 

Per il piacere dell’olfatto cogliete il profumo della stravaganza emesso dai modi e dal mélo di G. Cannavacciuolo, il factotum di Concha.

La Repubblica, R. di Gianmarco, 18.02.2005

 

 

Carlo, un parrucchiere estroso, interpretato divinamente da un vero talento: Gennaro Cannavacciuolo.

Rinascita, A. Rizzo, 08.02.2005

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Copia di Novecento Napoletano

Per l’attuale versione, da segnalare il sempre brillante intrattenimento di Cannavacciuolo….

Corriere del Mezzogiorno, Stefano de Stefano, 31.07.2008

 

 

E’ uno spettacolo-mito che ritorna… ben riuscito. Al centro della scena un generoso manipolo di attori-cantanti e di ballerini e ballerini, capitanati dal grande Gennaro Cannavacciuolo, con equilibri di eleganza e divertenti performances “en travesti” e solide interpretazioni di tradizione non tradita.

La Repubblica, Giulio Biffi, 28.07.2008,

 

 

.. il bravissimo Gennaro Cannavacciuolo…

Il Mattino, Enrico Fiore, 22.07.2008

 

 

due protagonisti davvero impeccabili , Rosaria de Cicco e Gennaro Cannavaccciuolo…

Il Roma, Gaia Bozza, 22.07.2008

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Copia di Cabaret Musical

Gennaro Cannavacciuolo, volto smunto di biacca e bocca rossa, accompagna ottimamente il ruolo di M.C., un io epico, dolce e tremendo che incarna il peccatore cosciente, il gay super partes.

Il Messaggero, R. Sala, 29.11.94

 

Gennaro Cannavacciuolo è grande anfitrione.

Emilia Costantini, Corriere della Sera, 18.11.94

 

Gennaro Cannavacciuolo indossa i panni del Presentatore, maschera ambigua e grottesca, di straordinaria presenza scenica, ammiccante e volgare, ideogramma della perversione eruttata dai bassifondi nazisti.

José Minervini, Corriere del Giorno, 12.05.94

 

 

Il personaggio di M.C.. (favoloso Joel Grey nel film) è interpretato da un eccellente Gennaro Cannavacciuolo.

Panorama, G. Almansi, 14.11.93

 

Gennaro Cannavacciuolo veste con abilità la giubba d’un pagliaccio cattivo, mefistofelico, volgare, di ripugnante eppur mielosa confidenza con il pubblico. Un autentico satiro, occhio perverso sulla tragedia eminente del nazismo, Cannavacciuolo gli conferisce sensualità ambigua, muovendosi con grazia e cantando maliziosamente bene

Il Piccolo, S. Cimarosti, 31. 07.93

 

impagabile Gennaro Cannavacciuolo nel ruolo periglioso del presentatore: fantasista dinamico, lubrico, comicamente svergognato, ambiguo ombra lunare della Germania del tracollo.

La Nazione, P. Lucchesini, 11.07.93

 

Su tutti i personaggi maschili sovrasta il Maestro delle Cerimonie”, insinuante e luciferino, “io narrativo”, affidato ad uno splendido Gennaro Cannavacciuolo, sorta di ammicante leit-motiv circolante tra le pieghe del dramma.

Stefano Sacher, Trieste Oggi, 01.07.93

 

 

Incredibile M.C., clown livido e funereo che, il bravissimo Gennaro Cannavacciuolo, interpreta conferendogli un surplus di espressionismo di tinta napoletana.

Avvenire, D. Rigotti, 29.06.93

 

 

Ma come non rilevare la splendida interpretazione del presentatore, il vero conduttore dello spettacolo, Gennaro Cannavacciuolo? Come non mettere in evidenza il feeling magnetico che s instaura tra la sua faccia diafana ed ammiccante, di grandissima classe a cui fanno seguito momenti di sguaiatezza?

Luciano Gambucci, Il Resto del Carlino, Ancona

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Copia di Vedova Allegra

Un cenno a parte merita Gennaro Cannavacciuolo, strepitoso Njegus: ruolo ad altissimo rischio di sbracatura, che l’attore ha reso con uno stile misurato e tanto più esilarante. Per lui una parola da pronunciare nella sua nobiltà originaria: professionalità.

Sandro Compagnone, mensile L’Opera, n° 248

 

... poi l’intrusione nel terzo atto di due pezzi aprocrifici adattati ai talenti comici di Gennaro Cannavacciuolo e Bruno Praticò, rispettivamente Njegus e Barone Zeta.

Giovanni Carli Ballola, Il Mattino

 

Uno strepitoso Njegus dell' attore Gennaro Cannavacciuolo.

Sandro Compagnone, La Repubblica (sezione Napoli)

 

Un cenno particolare deve essere riservato al Njegus di Gennaro Cannavacciuolo, che conferma qui il suo talento di attore e di caratterista. In fondo il suo compito è il più difficile dell’intera partitura: prodursi all’interno di un dramma dove la musica la fa da padrone e dove gli altri, qualora recitassero male, possono prendersi la rivincita con il canto. Per giunta le sale della lirica ed i loro palcoscenici non sono certo spazi ideali per la prosa. C’è poi da tenersi in equilibrio tra ironia e sarcasmo. Bisogna essere comici senza sbracare, far ridere in punta di forchetta, ma senza cadere nel lezioso, essere fini dicitori, evitando però la caricatura. Insomma è un problema non da poco che in questo caso è stato molto degnamente risolto.

Giancarlo Landini, mensile L’Opera,

 

.. l’attore Gennaro Cannavacciuolo – che ricorda inequivocabilmente Groucho Marx – interpreta egregiamente Njegus.

William Fratti, Liricamente.it

 

Eccellente il Njegus di Gennaro Cannavacciuolo.

Michelangelo Zurletti,La Repubblica

 

Gennaro Cannavacciuolo, brillante Njegus.

Roberto Iovine, La Repubblica

 

Non a caso il migliore in assoluto è stato l’attore Gennaro Cannavacciuolo (Njegus), lui davvero brillante, calato ottimamente nel personaggio, poliedrico. Insomma bravo.

Il Giornale

 

Gennaro Cannavacciuolo è un Njegus arguto, dalla comicità leggera e misurata, che poteva essere maggiormente sfruttato.

Francesco Rapaccioni e Ilaria Bellini, Teatro.org

 

Questa produzione salernitana esibisce un altro atout in Gennaro Cannavacciuolo che disegna un Njegus di indubbia efficacia con cambi di registro esibiti con tempismo perfetto.

Alfredo Tarallo, Il Mattino (Spettacolo “Allegra era la Vedova” di G. Gori)

 

Gennaro Cannavacciuolo nei panni di un Njegus napoletano gran mattatore.

Uno scoppiettante Gennaro Cannavacciuolo nei panni del cancelliere Njegus.

Olga Chieffi, Positano news

 

Semplicemente fantastica l’interpretazione di Gennaro Cannavacciuolo. Vero trascinatore, abilissimo affabulatore, maestro dei tempi teatrali ha coinvolto la platea nella ridda travolgente di mille scoppiettanti gags con l’autorevolezza che nasce solo dalla studiata spontaneità. Un nuovo Ettore Petrolini, senza alcun dubbio, una maschera mobilissima dotata di un carisma fuori dal comune. Un Njegus insomma insuperabile.

Guido Guidi Guerrera, La Nazione

 

E’ un filiforme e raffinatissimo Gennaro Cannavacciuolo, il comico caratterista parlante: Njegus.

Goffredo Gori, La Nazione

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Copia di La Contessa Mariza

il cast vedere svettare Gennaro Cannavacciuolo (il barone Zsupan), mattatore della serata con i suoi duetti in costume da bagno e fila di salsicce.

Francesco Moretti, Viale del Tramonto

 

Gennaro Cannavacciuolo, un outsider della scena italiana, splendido protagonista di Cabaret, Le Notti di Cabiria, Dolci Vizi al Foro e del recentissimo successo Concha Bonita, si conferma anche qui nel ruolo del barone Koloman Zsupan, furoreggiando tra magliette stampate a porcellini colpi d’anca e vari duetti comici.

Erica Culiat, Il Messagero Veneto

 

Zsupan, un Gennaro Cannavacciuolo davvero impeccabile.

Rino Alessi, Il Piccolo

 

Gennaro interpreta brillantemente la parte del barone Zsupan.

Maria Fuchs, Trieste Oggi

 

Gennaro Cannavacciuolo è impagabile nel ruolo del barone Zsupan.

Rino Alessi, Il Piccolo

 

.è bravissimo Gennaro Cannavacciuolo nella parte del barone Koloman Zsupan.

Maria Fuschs, Trieste Oggi

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Copia di Rose Marie

Il più applaudito è ancora una volta Gennaro Cannavacciuolo che con i suoi travestimenti diverte e alleggerisce la piega del libretto di “Rose Marie”. Frate, donna, orso, cow-boy (Herman), sarto, ogni sua entrata in scena è una sorpresa e si risolve con la calda accoglienza di chi lo riconosce nelle precedenti performance.

Daniela Bonitatibus, Il Gazzettino

 

Ampi consensi per la coppia Cannavacciuolo-Patitucci che ha impresso allo spettacolo una buona dose di ilarità e di buonumore.

Pierpaolo Zurlo, MessaggeroVeneto

 

Esilarante e scattante l’Herman di Gennaro Cannavacciuolo.

Fabio Vidali, Voce Libera

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Copia di La principessa della Czardas

 

Gennaro Canavacciuolo, nel ruolo del Conte Boni Cancianu, bravissimo, dedica lo spettacolo a Lelio Luttazzi, morto il giorno della prima. È l' apertura del Festival dell' Operetta, una Principessa della csárdás scoppiettante, vivacissima, coloratissima.

Dino Villatico, La Repubblica

 

 

Gennaro Cannavacciuolo è senza rivali nel disegnare con movimenti, sguardi e furbesca gestualità il personaggio del Conte Boni Cancianu.

Sirlene Ancillotti, Udine Teatro

 

E poi c’è il trionfo di Gennaro Cannavacciuolo. Lo sapevamo bravo, ma qui l’artista partenopeo mostra davvero una marcia in più. Recita come solo quelli che hanno respirato accanto ai De Filippo sanno fare. Tratteggia un Conte Boni Cancianu dal profilo macchiettistico con una postura dinoccolata che richiama modelli mitici (Totò giovane e imbrillantinato.).

Sergio Cimarosti, Il Piccolo

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Copia di Scugnizza

Il re dell’operetta

Ma quanto è fortunato questo Gennaro Cannavacciuolo. Non pago di aver mosso i primi passi nientemeno sul palco accanto al grande Eduardo De Filippo e Pupella Maggio, si può prendere il lusso (rarissimo per un italiano) di spaziare dalla prosa, al canto; dal cinema all’operetta, senza per altro disdegnare la televisione.

E tutto e sempre nel migliore dei modi, con grande, estrema professionalità, tipica di chi i sacrifici sa esattamente cosa vogliono dire.

Laura Piazzi, L’Indipendente

 

Il bizzarro segretario Chic, lo spiritato Gennaro Cannavacciuolo che torna con grande successo al ruolo in cui si rivelò al Festival del 1996.

Rino Alessi, Il Piccolo

 

Gennaro Cannavacciuolo si è rivelato personalissimo e divertente nei panni ambigui del Conte Boni.

Daniela Bonitabus, Gazzettino di Trieste

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Copia di Ditegli Sempre di Si

Bravissimo Cannavacciuolo

[la] sorella Teresina, che il bravissimo Gennaro Cannavacciuolo interpreta “en travesti” dandole un sapore di straniata, dolente verità convalidando l’aria di “diversità” che aleggia in famiglia.

Magda Poli, Corriere della Sera, 03.05.09

 

Nel personaggio che fu di Titina, si fa apprezzare un attore straordinariamente eterogeneo quale Gennaro Cannavacciuolo, impegnato in una fantasiosa trasformazione, che rende merito alla sua specificità d’artista doppio, en travesti.

Renato Ribaud, l’Avanti, 30 marzo 2009

 

. il ruolo narrativo della ratio concepito per Teresa Lo Giudice, sorella del Murri, è invece meravigliosamente riletto da Gennaro Cannavacciuolo.

Anna Stromillo, Il Roma, 05.03.09

 

 

Il ruolo di Teresa affidato al bravissimo Gennaro Cannavacciuolo, quasi solo un’interpretazione maschile riuscisse a trasmettere contemporaneamente un’immagine di composta ed altera femminilità permeata da una forte e dignitosa drammaticità.

C.O., Vita Nuova, Trieste, 20.02.09

 

 

la sorella Teresina,, qui interpretata en travesti ma serissimamente dal bravo ed ironico Gennaro Cannavacciuolo.

Mario Brandolin, Il Messaggero Veneto, 15.02.09

 

 

Ottimo Gennaro Cannavacciuolo, in un ruolo particolare en travestì… Successo a fine spettacolo.

R. Malesci, Brescia, 05.02.09

 

 

uno straordinario Gennaro Cannavacciuolo (la sorella Teresa, la sola a conoscere il passato di follia del fratello).

Ravenna, Informazione, 28.01.09

 

 

. attorno a [Michele] invano si prodiga la sorella Teresa, truccata come la zia Bettina di Gian Burrasca che, nella raffigurazione spiritata ed eccentrica di Gennaro Cannavacciuolo, somiglia all’Evita Peròn dello scrittore argentino.

Enrico Groppali, Il Giornale, 07.07.08

 

 

Il personaggio della sorella Teresina è interpretato da un uomo, il bravissimo Gennaro Cannavacciuolo che rende con precisione il carattere ossessivo e quasi asessuato del personaggio.

Stefano Vosa, Medinapoli, 22.06.08

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