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Blog–Portate i Vostri bimbi a concerto!

Pubblicato in Blog

Venerdì scorso ho portato mio figlio di 5 anni ad un “concerto per i grandi”. Egli, certo, sin da piccolissimo, è cresciuto a teatro e musica: conosce tutti i miei spettacoli a memoria e se li rivede pure in video! Mi direte quindi “è già habitué”.

Eppure, l’ascolto della musica classica è una cosa meno immediata: non ci sono azioni sceniche, costumi o proiezioni che possano catturare l’attenzione. L’ascolto fa da padrone e non è cosa scontata per i piccoli. Ebbene, non ci crederete: non solo era felicissimo di ritrovarsi nella stupenda Sala di Santa Cecilia, catturato dalla sua atmosfera calda ed ovattata, nell’osservare l’entrata in scena dei musicisti, sentire l’accordo degli strumenti, partecipare a gli applausi all’arrivo del direttore di orchestra. Ma poi, per quasi un’ora, dall’ouverture di Glinka, sino fine del concerto di Rachmaninoff, Raphael è stato letteralmente rapito dal monumentale “Rach 3”, magistralmente interpretato da Daniil Trifonov.

Silenzioso e composto sulla sedia, ascolta ed osservava, commentava sottovoce (“ecco le percussioni, la tromba, i violini…”) sino agli applausi finali a cui ha partecipato attivamente.

E da tre giorni, mi chiede ti tornarci, ripetendo “Rachmaninoff mi piace molto”.

Questo mi ha fatto pensare molto. Perché ritenere che Bach, Chopin, Mozart o Beethoven non siano adatti ai piccoli? Tra l’altro, Bach, così ritmico, è al momento uno dei compositori preferiti di Raphael: un compositore adattissimo a corsi di danza secondo me. Perché farli sempre iniziare da canzoncine spesso di dubbio gusto oppure necessariamente dai brani cosiddetti “facili”? Credo che l’impatto con grandi opere, anche se magari non possano essere pienamente comprese dai piccoli, sia salutare ed immerga il bambino in una dimensione più grande, da subito, senza tentennamenti: una sorta di immersione iniziatica...

 

Auditorium Parco della Musica

Daniil Trifonov

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