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Blog-in ricordo di Pupella Maggio

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OGGI, 18 ANNI FA, CI LASCIAVA UNA DELLE PIU’ GRANDI ATTRICI ITALIANE, PUPELLA MAGGIO.

Con Pupella ho vissuto una lunga, intensa ed irripetibile amicizia, determinante per la mia formazione professionale e personale. E’ stata una grande amica, una confidente, una maestra di vita e di palcoscenico, una guida, un punto fermo, di grande valore artistico e morale. Pupella è ancora presente per me: nei tanti suoi ricordi che ho in casa, nei suoi insegnamenti che mi accompagnano sul palcoscenico… Ho il piacere di condividere con voi alcune foto giovanili di questo splendido legame. Grazie Pupella per il tuo prezioso insegnamento.

EVVIVA PUPELLA!

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Blog – il mio “incontro” con Yves Montand  

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Oggi, 9 novembre 2017, ricorre il 26° anniversario della morte di Yves Montand, celebre star del music-hall e cinema francese, di origine italiana.

Mi ha sempre affascinato, intrigato la figura di questo straordinario chansonnier, tanto che la prima volta che sbarcai a Parigi nel 1989 per lavoro, acquistai con i primi soldi guadagnati molti suoi dischi e audio cassette… praticamente tutto il suo repertorio. E fu così che ascoltando le sue meravigliose canzoni, cresceva forte in me il desiderio di dedicare a Montand uno spettacolo, così come avevo già fatto con Domenico Modugno. Tuttavia, abbandonai l’idea, perché mi sembrava difficilissimo… Il tempo quindi passò, fino al giorno della sua scomparsa, il 9 novembre 1991, notizia che mi colpì molto. Casualmente, pochi giorni dopo, camminavo per via Tuscolana dove c’erano delle bancarelle: ecco che - mi crederete? -  sento una strana forza che mi spinge verso una bancarella specifica: mi avvicino ed i miei occhi “entrano” letteralmente in quelli di Montand! Si, perché ben esposto in verticale, vi era un libro autobiografico di Montand con, in copertina, il suo volto sorridente con quel suo noto sguardo ironico e penetrante. Il titolo del libro era: “vedi non ho dimenticato” (“tu vois, je n’ai pas oublié” – tratta dalla canzone le “Foglie morte”. Per me fu un segno quasi divino: comprai il libro e capii che prima o poi avrei cantato la sua vita.

Ora, senza annoiarvi, vi dico solo che la realizzazione dello spettacolo è stata difficile, tormentata, faticosa, amata, abbandonata e ripresa, riamata… ma alla fine è finalmente approdata in palcoscenico in uno spettacolo che, credo, rappresenti molto fedelmente il mio ideale artistico.

Grazie monsieur Ivo Livi, in arte Yves Montand.

Ps. Vi aspetto a teatro!

Descrizione spettacolo

Pagina Facebook

Trailer spettacolo

Les Feuilles mortes – Yves Montand

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Blog – oggi i Morti – a mio papà

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Il padre.

Caro papà, oggi 2 novembre, in questo giorno non facile da dimenticare, 13 anni fa ci hai lasciato: proprio il giorno dei Morti.

Mi manchi, e spesso nelle mie giornate ti penso con infinito affetto e oggi in questo giorno particolare, mi piace festeggiarti con alcune poesie che parlano di te:

 

A MIO PADRE - ALGONSO GATTO

SE MI TORNASSI QUESTA SERA ACCANTO

LUNGO LA VIA DOVE SCENDE L’OMBRA

AZZURRA GIA’ CHE SEMBRA PRIMAVERA,

PER DIRTI QUANTO E’ BUIO IL MONDO E COME

AI NOSTRI SOGNI IN LIBERTA’ S’ACCENDA

DI SPERANZE DI POVERI DI CIELO

IO TROVEREI UN PIANTO DA BAMBINO

E GLI OCCHI APERTI DI SORRISO, NERI

NERI COME LE RONDINI DEL MARE.

MI BASTEREBBE CHE TU FOSSI VIVO,

UN UOMO VIVO COL TUO CUORE E’ UN SOGNO

ORA ALLA TERRA E’ UN’OMBRA LA MEMORIA

DELLA TUA VOCE CHE DICEVA AI FIGLI:

--COM’E’ BELLA NOTTE E COM’E’ BUONA

AD AMARCI COSI’ CON L’ARIA IN PIENA

FIN DENTRO AL SONNO- TU VEDEVI IL MONDO

NEL PLENILUNIO SPORGERE A QUEL CIELO,

GLI UOMINI INCAMMINATI VERSO L’ALBA.

 

RICORDO DEL PADRE - SIBILLA ALERAMO

SEMPRE CHE UN GIARDINO M’ACCOLGA

IO TI RIVEGGO, PADRE, FRA AIUOLE,

LIEVI LE MANI SU COROLLE E FOGLIE,

VIVO RIVEGGO CAREZZARE TRALCI,

ALLEVI ROSE E LABILI CAMPANULE,

SILENZIOSO TI SMEMORANO I GIACINTI,

STAI FRA COLORI E CALDI AROMI,

PADRE, SOLITARIO TROVANDO, IVI SOLTANTO,

PAGO E PERFETTO SENSO ALL’ESSER TUO.

 

PAPA’ RADICE E LUCE, PORTAMI ANCORA PER MANO - LUISA SPAZIANI

PAPA’, RADICE E LUCE,

PORTAMI ANCORA PER MANO

NELL’OTTOBRE DORATO DEL PRIMO

GIORNO DI SCUOLA.

LE RONDINI PARTIVANO, STRILLAVANO:

FRA CINQUANT’ANNI CI RICORDERAI

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Blog – Eduardo de Filippo – ricorrenza

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24 maggio 1900 - 31 ottobre 1984 

Caro Maestro, caro Eduardo,

Vi do del Voi, come mi avevate insegnato, quando giovanissimo tremavo di paura (o meglio: avevo il «timor reverentialis»), ma anche di gioia al Vostro cospetto.

Oggi nel 33° anniversario del Vostro lungo viaggio, voglio approfittare dei "social" (parola che Vi farebbe molto ridere oggi), per ringraziarVi pubblicamente.

Grazie per tutti quegli insegnamenti che mi hanno permesso di interpretare la miriade di personaggi che ho avuto la fortuna di far vivere. Nella creazione di un mio personaggio, la Vostra voce, le Vostre indicazioni, la Vostra determinazione e sicurezza, mi sono stati sempre accanto, soprattutto la sera delle prime, quando il cuore batte forte e più forte ancora!! Come quella sera d’estate a Ferrara nel lontano 1981, quando Voi in quinta mi avete incoraggiato con amore a varcare, a calpestare, quella piccola magica linea che ti catapulta dal buio delle quinte alla luce inesorabile e misteriosa del palcoscenico.

Caro Maestro, grazie infine per la pazienza che avete avuto sempre nei miei riguardi e grazie anche per qualche cosiddetta “cazziata” fattami in corso d’opera. All’epoca ci restavo male, ma oggi riconosco che avevate ragione, e Vi confesso che anche le strattonate mi hanno tanto giovato.

Vi abbraccio e Vi saluto pur sapendo che mi siete sempre accanto in questo cammino di croce e delizia che è il teatro.

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Blog – 22 ottobre - Franz Liszt - ricorrenza

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Il 22 ottobre 1811 nasceva Franz Liszt. Parliamo di 206 anni fa… di un compositore magari non particolarmente noto a tutti: ma quale compositore e quale percorso artistico e personale! Uomo di vasta cultura, cosmopolita e grande virtuoso del pianoforte, le cui composizioni si ispirano essenzialmente ad episodi storici, a creazioni letterarie e pittoriche, a tematiche religiose, nonché alla bellezza di alcuni paesaggi (laghi e montagne soprattutto – vedi li “anni di pellegrinaggio”). Un linguaggio il suo originale, intriso di misticismo che porta a un’evoluzione del romanticismo: Liszt è stato abbate e accolito dell’ordine francescano. La sua produzione è vastissima, molti dei suoi temi ancora ben presenti oggi (pubblicità, scopiazzamenti da parte di compositori di musica leggera….) ed invito i lettori a documentarsi in proposito. Oggi, in preda ad un “mood” autunnale, vi propongo Mazzeppa, una legenda slava rielaborata da Victor Hugo che narra la storia di un paggio polacco che seduce una dama e per questo viene condannato ad essere trascinato legato su un cavallo fino alla fine del mondo. Per Liszt questo paggio rappresenta l’artista che, trascinato dalla sua genialità, scavalca la vita, il mondo in corsa e, attraverso la sofferenza, diventa poeta.

Qui il link a wikipedia per maggiori informazioni

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