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Spettacoli Teatrali dell'attore Gennaro Cannavacciuolo

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Esordi dell'attore Gennaro Cannavacciuolo

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Le Recensioni dei media

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Operette

Operette (1)

Gennaro Cannavacciuolo è chiamato ad interpretare il ruolo del brillante in varie operette. In modo continuativo per il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, ma anche per il Politeama di Prato, il Verdi di Salerno sotto l'egida del Teatro San Carlo di Napoli, per il Teatro Verdi di Pisa ed il Teatro Carlo Felice di Genova.
Le sue interpretazioni riscuotono grandi consensi tant'è che nel 2002 gli viene assegnato il premio "Trieste Operette"

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Gennaro Cannavacciuolo Featured

Gennaro Cannavacciuolo

Nel 1981, Eduardo De Filippo pubblicava sull'ordine del giorno del suo teatro: « Ringrazio Gennaro Cannavacciuolo per la collaborazione, ma soprattutto per l'impegno e la serietà con cui ha affrontato ben due sostituzioni; e non è finita qui…» (31 luglio 1981). Gennaro Cannavacciuolo, napoletano di nascita, aveva allora appena 20 anni. Si è quindi formato presso la Scuola di Eduardo de Filippo durante sei anni e, successivamente, a fianco di Pupella Maggio, collezionando successi e scritture prestigiose. Per la critica, Cannavacciuolo, attore, cantante, è oggi sinonimo de eclettismo, di classe, talento e fantasia ineguagliati. L'ultimo erede di questa grande scuola teatrale di un tempo, che lo rendono capace di affrontare il comico, il tragico, il cabaret, la rivista.

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Copia di Operette

Dal 1996, Gennaro Cannavacciuolo è chiamato ad interpretare il ruolo del brillante in varie operette. In modo continuativo per il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, ma anche per il Politeama di Prato, il Verdi di Salerno sotto l'egida del Teatro San Carlo di Napoli, per il Teatro Verdi di Pisa ed il Teatro Carlo Felice di Genova.
Le sue interpretazioni riscuotono grandi consensi tant'è che nel 2002 gli viene assegnato il premio "Trieste Operette"

La vedova allegra, di Viktor Léon e Leo Stein, musica di Franz Lehár, sotto le regie di Gino Landi, Simona Marchini, Federico Tiezzi e Vittorio Sgarbi. L’ultima edizione è stata diretta da Daniel Oren. Produzioni: Teatro Lirico San Carlo (Napoli), Teatro Lirico Carlo Felice (Genova), Teatro Lirico Giuseppe Verdi (Trieste), Arena di Verona, Teatro Verdi di Salerno;

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Scugnizza, di Carlo Lombardo, musica di Mario Costa, regia di M. Scaglione;

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Cin-ci-là, di Carlo Lombardo, musica di Virgilio Ranzato, regia R. Croce;


La principessa della Czardas, di Leon Stein e Bela Jenbach, musica di Emmerich Kalman, regia di G. Landi;

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Rosemarie, di Otto Harbach e Oscar Hammerstein, musica di Rudolf Friml e Herbert Stothart regia di I. Stefanutti;

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Contessa Maritza, di di J. Brammer e A. Gruenwald, musica di Emmerich Kalman regia di L. Mariani.

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Ufficio Stampa

Manager Cinema e TV

Manager Teatro ed Eventi

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Copia di Concha Bonita - 2004-2008

Regia di Alfredo Arias, musiche di Nicola Piovani, con Gennaro Cannavacciuolo, Alejandra Radano, Mauro Gioia, Sandra Rumolino, Gabriella Zanchi, Sibilla Malara

La commedia musicale di Nicola Piovani racconta la storia di Pablo, calciatore professionista che arriva a Parigi e si trasforma in donna, Concha appunto, tanto avvenente da meritare il soprannome di Bonita. E inizia così a fare strage di cuori; si assicura l’eredità di un vecchio italiano e con un conto in banca di tutto rispetto, affronta libera una nuova, meravigliosa vita. Fino a quando, dalla natìa Argentina non sbarca il fantasma del suo passato: Myriam, la compagna di quando era Pablo, insieme alla loro figlia adolescente Dolly, smaniosa d’incontrare il padre.

 

Recensione

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Copia di Concha Bonita

magnifico, ironico, unico, Gennaro Cannavacciuolo.

Corriere della Sera, M. Porro, 08.02.2007

 

 

fra gli interpreti spicca nel ruolo di Carlo, il parrucchiere gay di Concha, uno strepitoso G. Cannavacciuolo.

Il Mattino, E. Fiore, 13.12.2005

 

 

G Cannavacciuolo, misuratissimo e malinconico, isterico e patetico nel ruolo del coiffeur, in Concha, sua impagabile creatura, ha trovato spazio per i suoi sogni, corpo per i suoi fantasmi segreti...

Messaggero Veneto, M. Brandolin, 24.11.2005

 

 

Struggente e possente, Gennaro Cannavacciuolo nel ruolo di Carlo.

La Sicilia, C. Celi, 18.02.2005

 

 

Per il piacere dell’olfatto cogliete il profumo della stravaganza emesso dai modi e dal mélo di G. Cannavacciuolo, il factotum di Concha.

La Repubblica, R. di Gianmarco, 18.02.2005

 

 

Carlo, un parrucchiere estroso, interpretato divinamente da un vero talento: Gennaro Cannavacciuolo.

Rinascita, A. Rizzo, 08.02.2005

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Copia di Novecento Napoletano

Per l’attuale versione, da segnalare il sempre brillante intrattenimento di Cannavacciuolo….

Corriere del Mezzogiorno, Stefano de Stefano, 31.07.2008

 

 

E’ uno spettacolo-mito che ritorna… ben riuscito. Al centro della scena un generoso manipolo di attori-cantanti e di ballerini e ballerini, capitanati dal grande Gennaro Cannavacciuolo, con equilibri di eleganza e divertenti performances “en travesti” e solide interpretazioni di tradizione non tradita.

La Repubblica, Giulio Biffi, 28.07.2008,

 

 

.. il bravissimo Gennaro Cannavacciuolo…

Il Mattino, Enrico Fiore, 22.07.2008

 

 

due protagonisti davvero impeccabili , Rosaria de Cicco e Gennaro Cannavaccciuolo…

Il Roma, Gaia Bozza, 22.07.2008

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Copia di Cabaret Musical

Gennaro Cannavacciuolo, volto smunto di biacca e bocca rossa, accompagna ottimamente il ruolo di M.C., un io epico, dolce e tremendo che incarna il peccatore cosciente, il gay super partes.

Il Messaggero, R. Sala, 29.11.94

 

Gennaro Cannavacciuolo è grande anfitrione.

Emilia Costantini, Corriere della Sera, 18.11.94

 

Gennaro Cannavacciuolo indossa i panni del Presentatore, maschera ambigua e grottesca, di straordinaria presenza scenica, ammiccante e volgare, ideogramma della perversione eruttata dai bassifondi nazisti.

José Minervini, Corriere del Giorno, 12.05.94

 

 

Il personaggio di M.C.. (favoloso Joel Grey nel film) è interpretato da un eccellente Gennaro Cannavacciuolo.

Panorama, G. Almansi, 14.11.93

 

Gennaro Cannavacciuolo veste con abilità la giubba d’un pagliaccio cattivo, mefistofelico, volgare, di ripugnante eppur mielosa confidenza con il pubblico. Un autentico satiro, occhio perverso sulla tragedia eminente del nazismo, Cannavacciuolo gli conferisce sensualità ambigua, muovendosi con grazia e cantando maliziosamente bene

Il Piccolo, S. Cimarosti, 31. 07.93

 

impagabile Gennaro Cannavacciuolo nel ruolo periglioso del presentatore: fantasista dinamico, lubrico, comicamente svergognato, ambiguo ombra lunare della Germania del tracollo.

La Nazione, P. Lucchesini, 11.07.93

 

Su tutti i personaggi maschili sovrasta il Maestro delle Cerimonie”, insinuante e luciferino, “io narrativo”, affidato ad uno splendido Gennaro Cannavacciuolo, sorta di ammicante leit-motiv circolante tra le pieghe del dramma.

Stefano Sacher, Trieste Oggi, 01.07.93

 

 

Incredibile M.C., clown livido e funereo che, il bravissimo Gennaro Cannavacciuolo, interpreta conferendogli un surplus di espressionismo di tinta napoletana.

Avvenire, D. Rigotti, 29.06.93

 

 

Ma come non rilevare la splendida interpretazione del presentatore, il vero conduttore dello spettacolo, Gennaro Cannavacciuolo? Come non mettere in evidenza il feeling magnetico che s instaura tra la sua faccia diafana ed ammiccante, di grandissima classe a cui fanno seguito momenti di sguaiatezza?

Luciano Gambucci, Il Resto del Carlino, Ancona

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