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Gennaro Cannavacciuolo

Gennaro Cannavacciuolo

Attore e cantante italiano, lavora in teatro, cinema, tv e in molte operette. Vincitore di numerosi premi, fra cui il premio ETI 2009.

URL del sito web: https://www.gennarocannavacciuolo.com

L’AJO NELL’IMBARAZZO

Pubblicato in Recensioni

Irresistibili nei ruoli di don Gregorio e Leonarda, Gennaro Cannavacciuolo e la O’ Brien sono i mattatori della scena.

Emilia Costantini, Corriere della Sera, 01.04.89

 

… Trovata la giusta ambientazione scenica e psicologica, grazie anche al supporto di artisti di grande talento come Gennaro Canavaccciuolo, creativo e poliedrico come in ogni sua interpretazione….

Nicola Cospito, Il Messaggero, 89

 

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L’Ajo nell'imbarazzo 1988-1989

Pubblicato in Teatro

di J. Ferretti; musiche G. Donizzetti; regia: Lucia Ragni

L'opera si svolge all'inizio del XIX secolo, in una non precisata città italiana.

Il Marchese Giulio esige che i suoi figli, Enrico e Pippetto, crescano nella più totale ignoranza di ogni questione sessuale. Enrico però ha segretamente sposato Gilda, e i due hanno anche un figlio. Esasperato dalla vita che è costretto a condurre, il giovane chiede l'aiuto dell'anziano precettore Gregorio, e gli fa incontrare la moglie. Quando giunge il marchese, Gilda rimane intrappolata nella camera di Gregorio. La giovane si preoccupa, perché deve allattare il bambino: Gregorio è costretto ad andare a prendere il bambino e portarglielo, nascosto sotto il suo mantello. Leonarda, una vecchia serva della casa, informa il marchese dei suoi sospetti; don Giulio scopre Gilda, ma è convinto che sia l'amante del precettore. Nella tempestosa scena che segue, che coinvolge tutti i personaggi, la verità viene finalmente a galla. Il marchese dapprima vorrebbe cacciare e diseredare Enrico per lasciare tutto a Pippetto, poi il deciso intervento di Gilda lo spinge al ripensamento e nella famiglia torna la serenità.

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Le Tre verità di Cesira

Pubblicato in Recensioni

La scenografia essenziale, semplice, ma ben costituita, focalizza l’attenzione del pubblico sul noto attore napoletano. Cannavacciuolo che sfodera tutta la sua abilità istrionica, mostrando un’innata inclinazione alla comicità, accompagnata da una studiata introspezione psicologica del personaggio di Cesira.

Il patto di fiducia con il pubblico riesce, grazie all’abilità dell’ attore nell’ interagire con il pubblico, dosando sapientemente ritmo e toni. Nella sua interpretazione emerge la salace ironia delle narrazioni della protagonista, ma soprattutto il carattere di una donna che ha bisogno di parlare di sé, incapace di sopportare l’indifferenza di chi le sta intorno, che siano i vicini di casa o il marito. Dietro il riso e l’ ironia c’è, però, un fondo di malinconia e di solitudine che vena di sottili sfumature psicologiche lo spettacolo.

Gennaro Cannavacciuolo si mostra vera anima e forza motrice dello spettacolo. Capace di giocare sempre con ironia sull’ambiguità del suo personaggio e di tenere sul filo gli esiti dei propri racconti, anche se spesso interrotti da piacevoli incisi, l’attore riesce così a coinvolgere la platea ed appassionarla in un crescendo di intensità.

Le tre verità di Cesira al Teatro dell’ Angelo è uno spettacolo d’intrattenimento piacevole e divertente, adatto a tutta la famiglia, e in particolare a chi vuole unire alla semplice risata, la visione di un attore eccezionale, degno dell’antica tradizione partenopea.

 

Teatro.Org, Debora Bora, 10.11.09

 

 

Il grande Gennaro Cannavacciuolo, chi meglio di lui avrebbe potuto interpretare Cesira? Amato personaggio delle scene nazionali è stato sempre delizioso, lucido magnifico Caronte attraverso la storia, conducendo all’interno dei meandri, delle paure, delle risa, parte della stessa parte.

Il Corriere di Firenze, Tommaso Cimenti, 05.06.04

 

 

Il tocco decisivo viene dalla straordinaria e nello stesso tempo sapiente e godibilissima interpretazione di Gennaro Cannavacciuolo….

Il Mattino, Enrico Fiore, 24.01.04

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Ancora una volta il pubblico ha lodato il brillante testo e la bravura di Gennaro Cannavacciuolo….

Roma, M.G. Poggiagliolmi, 23.01.04

 

 

Gennaro Cannavacciuolo che attraversa abilmente i tanti registri del testo: dal comico al grottesco, dal leggero al tragico con rigore e precisione attoriale.

Il Corriere de Mezzogiorno, Natascia Festa, 23.01.04

 

 

[Gennaro] dà voce e baffi alla travolgente Cesira con talento sfumato e corposo… raccogliendo calorosi applausi

L’Unità, Sara Mamone, 06.10.00

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Le tre verità di cesira 1990-2008

Pubblicato in Teatro

Autore: Manlio Santanelli

Regia: Angelo Savelli

 

Oltre 500 repliche

 

Descrizione:

“Le tre verità di Cesira" è un monologo comico nel quale la protagonista - una venditrice di limonate nei vicoli della Napoli dei quartieri spagnoli - racconta ad uso e consumo di un supposto cameraman del “telegiornale” tre diverse versioni a giustificazione della presenza di un folto paio di virilissimi baffi sul suo “corpo di donna, femminile". Tre racconti decisamente surreali, dove la comicità vira spesso verso il grottesco, aprendo squarci amari sulla verità… Ma verità di che? Verità della condizione esistenziale della protagonista? Verità della condizione sociale del sottoproletariato napoletano? Verità pirandelliana dell’ambiguità del linguaggio e della comunicazione umana? La particolarità della messa in scena di Pupi e Fresedde consiste nell’aver affidato il personaggio della donna baffuta ad un interprete maschile, il bravissimo Gennaro Cannavacciuolo, riconducendo questa Cesira all’interno di una lunga galleria di ritratti di “mostri ermafroditi”, di “matrone virili” di cui è ricca la tradizione napoletana dall’antica Opera Buffa fino ai vari De Simone, Ruccello e Moscato.

 

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