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Gennaro Cannavacciuolo

Gennaro Cannavacciuolo

Attore e cantante italiano, lavora in teatro, cinema, tv e in molte operette. Vincitore di numerosi premi, fra cui il premio ETI 2009.

URL del sito web: https://www.gennarocannavacciuolo.com

I mitici Stabilo Boss-sensazioni

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Chi non ama gli Stabilo Boss?? Ma, a proposito, sapete cosa sono gli stabilo boss? In Italia si chiamano evidenziatori, ma ovunque nel mondo vengono definiti con il loro marchio: Stabilo Boss, per l’appunto.

Gialli, rosa, blu, verdi, arancioni, celeste, viola… indispensabili compagni di studio, mi danno sicurezza aiutandomi a memorizzare le parti.

Ma soprattutto mi fanno sentire un ETERNO RAGAZZO smile. Non appena tolgo l’amato cappuccio nero – tirandolo con una leggera rotazione -, sentire quel “clic” inconfondibile ed eccomi ripiombato ai tempi degli esami… una sottile emozione, una familiarità, un’intima soddisfazione di sentire confortevolmente “a casa”, in condizioni ottimali per studiare, pieno di quell'entusiasmo speransoso tipico della giovinezza.

Pensate che la fabbrica è stata fondata a Norimberga da Georg Conrad Großberger et Hermann Christian Kurz ben nel 1855, anche se gli “evidenziatori” sono stati immessi sul mercato nel 1971 per per poi essere perfezionati, diventare fluo ed essere lanciati nel 1978: un boom! In meno di 15 anni, sono più di 500 milioni i pezzi venduti! Nel 1998 siamo a un miliardo di pezzi venduti mentre la quinta generazione subentra nella società prendendone le redini.

Sono state poi realizzate alcune linee aggiuntive, quali la Stabilo Easy Original per coloro che imparano a scrivere, così come la Stabilo Néon, destinata ad un pubblico femminile od ancora Easy Birdy, con impugnatura ergonomica, per i bambini.

Un gruppo tedesco, di proprietà privata, che fattura più di 180 milioni, con oltre 1500 dipendenti.

Avrete probabilmente che il logo è rappresentato da un cigno, da sempre simbolo dell’azienda. Esso rimanda al nome della famiglia Schwanhäusser (Schwan significa cigno in tedesco), ma rappresenta anche l’innocenza, la purezza, la saggezza e la bellezza.

 

Sito del gruppo Stabilo Boss

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Il fascino del papillon

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Chiamatelo papillon, farfalla, cravatta a farfalla, farfallino, non importa. L’importante è che faccia parte del Vostro guardaroba!

Si tratta secondo me di un accessorio irrinunciabile, di cui le origini sembrano risalire addirittura all’antico Egitto anche se la teoria maggiormente accreditata lo fa risalire al XVII° secolo. Durante la guerra dei Trent’anni, sembra che i mercenari croati usassero una sciarpa legata al collo per tenere la camicia. Il fiocco prese così piede nella moda maschile francese con la denominazione iniziale di cravatte (da “croato”) per poi essere finalmente chiamato papillon (ovvero farfalla) per via della sua forma. Il suo utilizzo si estese in tutta Europa, tant’è che a partire da fine ‘900, diventa imprescindibile dal guardaroba maschile ed abbinato per eccellenza allo smoking da Pierre Lorillard viene consacrato come il must dell’abbigliamento elegante e formale.

C’è poi chi lo trasforma in un accessorio ironico, utilizzandolo per look più casual, se non addirittura eccentrici (con una giacca sportiva, un maglione o sul costume da bagno!).

Utilizzatissimo in ambito politico (si pensi ad Abraham Lincoln, Franklin Roosevelt e Winston Churchill) è anche molto apprezzato nell’ambito dello spettacolo: da Charlie Chaplin a Fred Astaire, ma anche Frank Sinatra, Johnny Depp e… Gennaro Cannavacciuolo! J

Attenzione: un vero gentiluomo non adopera papillon preconfezionati e già annodati in quanto poco si addicono ai look più ricercati, ma effettua egli stesso l’operazione di annodatura. L’importante è che le estremità del papillon non superino mai in altezza le punte del colletto della camicia ed in larghezza le linee laterali del viso, alfine di mantenere le proporzioni corrette.

A bon entendeur…

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Amriswill-la sua magnifica Locanda

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Quest’estate ho avuto la fortuna di fare un bel viaggio nella Svizzera orientale: avendo ottenuto da poco la cittadinanza elvetica, apprezzando molto tale paese e non conoscendo quella zona, avevamo quindi deciso di visitarla. Un vacanza bellissimo, dove abbiamo potuto scoprire ed ammirare tante cose, a San Gallo, Appenzell, in Turgovia, a Schaffausa, nonché le tante perle del lago di Costanza (Bodensee).

Ora, il dilemma era: dove soggiornare? Avevamo l’esigenza infatti trovare un punto centrale che limitasse i tragitti in macchina troppo lunghi, sia che fossimo diretti a nord che a sud, anche perché saremmo stati con nostro figlio di 6 anni.

Insomma, dopo varie ricerche su internet, siamo approdati in una cittadina di 13.000 abitanti, Amriswill, in Turgovia, presso l’hotel Bären, tipico nome tedesco, le cui fotografie ritraenti il classico edificio bicolore e tetto spiovente erano incantevoli.

Arriviamo dopo 4 ore di macchina da Ginevra. Appena entrati nella hall sentiamo: “ué, Daniè, il caffè è pronto?”.

Mi fermo stupito e scorgo una piccola scritta sotto l’insegna “Hotel Baren”: la Locanda. Insomma, per farla breve, abbiamo trascorso giornate incantevoli e stretto amicizia con la squisita e generosa proprietaria Maria. Una donna pugliese, molto volitiva, che ha avuto il coraggio di rilevare la struttura 5 anni fa, portandola a notevoli livelli di eccellenza, soprattutto in cucina.

Ebbene, Maria ci ha veramente incantati! Con il suo sorriso, la sua energia e, soprattutto, la qualità del servizio e dei prodotti, è riuscita in pochissimi anni a conquistarsi tutta la cittadina ed il circondario, potendosi così vantare una clientela continuativa quotidiana a pranzo e a cena, oltreché clienti habitué dell’albergo, sia per turismo che per affari.

La struttura è totalmente nuova, molto gradevole, silenziosa, molto pulita e dotata di tutti i servizi standard, mentre una voce a parte merita il ristorante di un livello da fare invidia ad alcuni ristoratori della penisola… Ingredienti di primissima scelta, freschezza, cura nella presentazione che rendono onore alla nostra grande tradizione gastronomica.

Cosa dire poi della generosa accoglienza di Maria, tipicamente meridionale? A tal punto che ci preparava i panini per il pranzo, preoccupata che mangiassimo a sufficienza durante il giorno. 

Grazie Maria e complimenti a tutto lo staff, rigorosamente italiano, molto preparato, solerte e preciso.

Sito internet albergo

Site lago di Costanza

 

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Festival-Letteratura-del-Lavoro-2019

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Si svolgerà da sabato 21 settembre al 25 ottobre, a Crespi d’Adda, la 2nda edizione di Produzioni Ininterrotte, il Festival della letteratura del lavoro, di sono lieto di annunciarvi di esserne il Testimonial, anche in relazione al film The Clash of Futures in cui ho interpretato proprio il ruolo di Silvio Crespi, fondatore dello stesso Villaggio Crespi.

Dopo il successo della prima edizione, ritorna a Crespi d’Adda il Festival della letteratura del lavoro con lo scopo di diventare una ulteriore tessera del mosaico di quell’ambizioso progetto di valorizzazione del sito Unesco che la Associazione Crespi d’Adda porta avanti da anni.

Al centro dell’attenzione di questa edizione 2019 non ci saranno soltanto opere letterarie ma sarà dato spazio alla storia dell’architettura con un convegno dedicato a Camillo Boito, progettista e scrittore e maestro, tra gli altri, di Gaetano Moretti (21 settembre ore 10), coordinato e moderato dal professor Sandro Scarrocchia, e alla tematica del paesaggio (umano e industriale) attraverso un dialogo sulla sua importanza ed il suo valore che includerà le presentazioni dei libri di Massimo Preite (“Paesaggi industriali e Patrimonio Unesco”) e Davide Pagliarini (“La città paesaggio”) (22 settembre ore 10.30), moderati da Carolina Lussana, ma anche ad una controversa storia bergamasca, quella di Simone Pianetti raccontata dal nipote Denis nel libro “Cronaca di una vendetta” (22 settembre ore 18).

Il programma del fine settimana è impreziosito da due rappresentazioni teatrali strettamente connesse agli incontri. Il 21 settembre alle 18.30, sarà rappresentata, in prima assoluta, la piece teatrale “Un corpo”, tratta dalla omonima opera di Camillo Boito. Il 22 settembre, con due repliche (alle 16 e alle 21), la compagnia Visioni Teatrali presenterà “Il diavolo in valle, Simone Pianetti tra storia e racconto”.

La settimana successiva, una maggiore attenzione sarà dedicata alla storia locale con la presentazione dei libri “Silvio Benigno Crespi. L’uomo, il politico, l’imprenditore” che vedrà salire sul palco Cristian Bonomi insieme a Luigi Cortesi e di “Famiglia e impresa alle origini dell’industria lombarda: i Crespi “Tengitt” dal 1805 al 1890” di Giulio Schiannini (28 settembre ore 10.30) che dialogherà con Roberto Romano, il primo autore che studiò in maniera metodologica la storia della famiglia Crespi e con Enzo Galbiati, uno dei co-estensori della nomination del villaggio operaio per l’inserimento nella World Heritage List. Due perle letterarie saranno gli incontri con Cristiano Sormani Valli che presenterà il suo ultimo lavoro “La bambina” (29 settembre ore 16.30) e con il poeta Marco Caramella che presenterà “Tutto storto nel verso giusto” (29 settembre ore 18.30).
Chiuderà in bellezza la rassegna Pierluigi Vercesi, inviato speciale del Corriere della Sera che introdurrà la sua opera “Fiume”, dedicato all’impresa dannunziana di cento anni fa.

Eventi straordinari dell’iniziativa di quest’anno saranno la proiezione della serie “La guerra dei sogni”, dedicata al periodo tra le due Guerre Mondiali in cui Silvio Crespi (interpretato dall’attore Gennaro Cannavacciuolo) recita un ruolo da protagonista e le letture dantesche che animeranno i venerdì di ottobre.

Durante i fine settimana del Festival, sarà possibile partecipare alle visite guidate al villaggio operaio, alla centrale idroelettrica di Crespi d’Adda e alla fabbrica (informazioni e prenotazioni 02.90939988). In via straordinaria, grazie alla collaborazione con la Pro-Loco di Trezzo ed in connessione alla “Giornata boitiana”, nel pomeriggio di sabato 21 settembre sarà possibile, inoltre, partecipare alla visita guidata che include, oltre al villaggio, anche il campanile della chiesa di San Gervaso e Protaso (Trezzo sull’Adda) e la centrale idroelettrica Taccani (Trezzo sull’Adda).

L’iniziativa si svolgerà grazie al contributo della Fondazione Dalmine con la quale la Associazione Crespi d’Adda ha avviato una collaborazione per la promozione delle due principali città del lavoro bergamasche, della Antonio Percassi Family Foundation, dello Studio DE8 con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Capriate San Gervasio.

 

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